Avete sempre ritenuto che la festa delle streghe fosse in autunno, magari ad Halloween?
Sbagliato, è l’Estate! La festa delle streghe veniva infatti celebrata in questa stagione.
LA FESTA DELLE STREGHE E LA NOTTE DI SAN GIOVANNI
La notte tra il 23 e il 24 Giugno è conosciuta come “La Notte di San Giovanni”. La tradizione religiosa colloca infatti la nascita di San Giovanni Battista il 24 giugno. La celebrazione di questa data ha però un’origine molto più antica, risalente al paganesimo. Questa notte, celebrata in molti luoghi, rappresenta quindi un tipico esempio di come le celebrazioni della cristianità si siano sovrapposte a quelle pagane.
Durante questa notte, secondo le leggende, le persone raccolgono erbe curative che assumono poteri straordinari grazie ad una rugiada incantata, metafora delle lacrime di san Giovanni. Le giovani ragazze ricevono previsioni sul loro futuro soprattutto riguardo l’amore e il matrimonio.
In alcuni luoghi i contadini accendono ancora dei falò che le leggende popolari legano alle streghe ma anche alla rinascita e alla fertilità. Inoltre, le persone che vivevano nel medioevo associarono l’utilizzo delle erbe in campo medicinale alla stregoneria e a poteri sovrannaturali
Mistero, incantesimi, amore e morte si fondono in questa “festa delle streghe” che accompagna la fine del solstizio d’estate. Questo giorno chiamato Mezzestate (Midsommar in Svezia), si celebra il 21 Giugno. È stato soppiantato nel tempo proprio dai “Fuochi di San Giovanni”, purificatori del male, tipici della tradizione cristiana.
CACCIA ALLE STREGHE: LA PAURA DI CIÒ CHE NON SI CONOSCE
Gli uomini, sin dai tempi antichi, associarono le streghe a Salomè, la donna fatale che decapitò San Giovanni. Una figura malvagia e lasciva in grado di recare danno e sventura all’uomo. Questa visione, figlia di una cultura patriarcale, contribuì a trasformare il senso profondo di questa antica festa che invece era il simbolo di un ritorno alla natura e portatrice di un profondo misticismo positivo.
Con la diffusione del Cristianesimo la “festa delle streghe” acquistò nel tempo un’immagine di eretica malvagità e fu proprio per questo che, come tante altre ricorrenze, venne cancellata e sostituita. Gli inquisitori cercarono, arrestarono, torturarono e uccisero molte delle donne protagoniste di questi rituali pagani.
Tra il 1450 e il 1750 si sviluppò in tutto il mondo una vera e propria “caccia alle streghe”. L’inquisizione e i puritani accusarono e uccisero tantissime donne, attraverso l’impiccagione o il rogo. La maggioranza di loro era ovviamente innocente.
A differenza dell’immaginario comune che descriveva la strega come una megera anziana e malvagia, moltissime di queste donne assassinate erano giovani ragazze, spesso appartenenti a ceti poveri e con vite disagiate. Difficile dire quale fu il meccanismo che scatenò una grande malvagità, sicuramente contribuirono il bigottismo religioso e un maschilismo, figlio della cultura dominante, che vedeva nella donna e nella sua ricerca di emancipazione un ostacolo e un pericolo al suo predominio di genere.
IL PROCESSO ALLE STREGHE DI SALEM
Alla fine del 1600 si tenne nel villaggio di Salem in Massachusets uno dei più grandi processi per stregoneria che la storia ricordi. La prima donna di nome Bridget Bishop morì il 10 Giugno del 1692 in un luogo ancora oggi chiamato “La collina delle streghe”. Le uccisioni terminarono il 22 Settembre. In totale morirono 19 persone accusate di stregoneria e il processo ne coinvolse un totale di 144. Ovviamente non ci furono prove certe ma solo un furore invasato, questo sì diabolico, da parte degli accusatori.
LA FESTA DELLE STREGHE: UN SIMBOLO DI VITA
Come abbiamo visto la stregoneria, figlia della cultura pagana, dona pulsioni di vita e di rinascita e non sicuramente di morte e desolazione. Nella tradizione antica il solstizio d’estate è il giorno che chiude il cammino del sole ed apre un nuovo ciclo. In quei giorni la luce trionfa sulle tenebre e il bene sul male. Il potere evocativo di questa “festa delle streghe” ha ispirato tantissime opere, tra cui il capolavoro di Shakespeare: “Sogno di una notte di mezza estate”.