Con la nostra Cena con il delitto, dell’8 Marzo, dal titolo “La Donna che sapeva troppo” abbiamo deciso di sperimentare quel fortunato filone del giallo contemporaneo chiamato Grip Lit.
Grip Lit è un neologismo nato pochi anni fa che indica un genere di narrativa di evasione, che può essere definita come un sottogenere del giallo psicologico. I romanzi di questo tipo stanno avendo un grande successo nelle librerie e alcuni di loro sono diventati film di successo. Il termine GRIP LIT è un’unione di due parole: GRIP che significa suspense e LIT che aggiunge il tono “femminile giovanilistico” della “chick lit”.
Gli ingredienti di un romanzo Grip Lit sono diversi. In primo luogo la protagonista è generalmente una ragazza sui trent’anni, che vive una situazione drammatica all’interno del suo nucleo familiare o amicale, oppure soffre di turbe psichiche che deformano nella sua mente la realtà circostante.
Le protagoniste di queste storie, generalmente vittime ed eroine, vivono all’interno di misteri non svelati, segreti pericolosi e bugie reiterate.
Ad un certo punto vedono crollare il loro mondo fatto di inganni, di tensioni mai sciolte. Come scrive Paula Hawkins autrice de “La ragazza del treno”, “dove c’era la storia d’amore, ora c’è la scoperta del lato oscuro di una relazione”.
I romanzi Grip Lit, chiamati a volte anche Domestic Thriller, divergono rispetto ai gialli classici deduttivi poiché pongono l’accento sulle emozioni, sulle paranoie e sulle paure cioè su quegli stati d’animo comuni a tutti noi, in cui le lettrici e i lettori possono immedesimarsi. Questa capacità empatica rende questi romanzi molto accattivanti poiché, a differenza di un giallo deduttivo asettico e iperlogico, il lettore sa che in ogni pagina può nascondersi un colpo di scena in grado di sconvolgere la trama, un imprevisto, come nella vita reale.
Molti di questi romanzi hanno goduto di un grande successo nelle librerie. Ad esempio “Gone girl” (di Gyllian Flinn, Rizzoli), “La ragazza del treno” (di Paula Hawkins, Piemme), “La migliore amica” (di Claire Douglas, Nord), “Una coppia quasi perfetta” (di Nina Sadowsky, Newton Compton), “La donna nel buio” (di Alexandra Oliva, Sperling & Kupfer), “Il bivio” (di Kathleen Barber, Corbaccio).
Non perdete quindi la nostra Cena con Delitto sull’app MYSTERYFY “La Donna che sapeva troppo”. Questa avventura invstigativa rispetta i canoni della Grip Lit. Sarete trasportati all’interno di una storia torbida, fatta di segreti e intrighi, dove per la protagonista è risultato quasi fatale conciliare gli aspetti della sua vita pubblica e privata.