Iniziamo un viaggio in direzione Parigi primi del 1900, in un’epoca felice e spensierata che però terminerà nell’oscurità e nella tragedia della Prima Guerra Mondiale: La Belle Époque.
Con il termine Belle Époque si intende un periodo di pace e benessere che ha attraversato tutta l’Europa dalla fine del 1800 alla Prima Guerra Mondiale. Parigi fu l’indiscussa capitale di questi anni di fuoco caratterizzati da allegria, lussuria, spensieratezza e perdizione.
La vecchia Europa dopo anni di guerra aveva ritrovato finalmente la pace e una nuova palingenesi caratterizzata da una radiosa fiducia verso un futuro migliore. Durante il periodo della Belle Époque ci fu un significativo aumento della popolazione europea dovuto ad una diminuzione del tasso di mortalità grazie ad un’attenzione maggiore per l’igiene personale, l’introduzione dei vaccini e la lotta ai microbi.
Nuove scoperte scientifiche portarono a standard di vita notevoli.
In questi anni furono molte le invenzioni tecnologiche e le scoperte scientifiche che contribuirono a rendere più prospera L’Europa e a migliorare la vita delle persone. Il mito del progresso e una rinnovata fiducia verso una nuova alba dell’umanità portarono alla costruzione delle prime automobili e delle prime macchine da scrivere, i fratelli Wright sperimentarono il primo volo, Luis Pasteur inventò il vaccino contro la rabbia e il processo denominato in suo onore pastorizzazione, inoltre grazie ai fratelli Lumiere nacque e si sviluppò il Cinematografo. Niente sembrava contrastare questo idillio nemmeno le millenarie montagne che furono scavate per costruire gallerie e trafori come quello del Frejus completato nel 1871.
La Belle Époque non è stata solo caratterizzata dalle innovazioni in ambito scientifico, ma ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nella concezione dell’arte e della gestione del tempo libero. Alla fine del 1800 nacquero, soprattutto in prossimità della collina parigina di Montmartre, diversi locali, i più famosi furono Le Chat Noir (1881) e il Moulin Rouge (1889). In questi luoghi di svago e spensieratezza andavano in scena spettacoli di cabaret, varietà, balli e danze dal contenuto licenzioso come il celebre Can Can.
La Belle Époque ha stimolato il fiorire di nuove forme d’arte come l’Impressionismo e l’Art Nouveau.
All’interno dei cabaret e degli atelier nacque una nuova generazione di artisti come Henry de Toulouse – Lautrect che fu un importante artista post-impressionista. Nei suoi lavori immortalò soggetti e scene di vita bohemienne parigina, le sue opere divennero manifesti pubblicitari e nacque così il concetto di reclame che di fatto “portò i musei in strada”.
La ben ordinata Europa, dopo la grande depressione, ha sperimentato dunque la felicità e la spensieratezza, ignara di quello che sarebbe accaduto da lì a pochi anni: la morte e la follia della guerra di trincea.
Da bravi giallisti ed amanti del mistero analizzeremo, nel prossimo articolo, una delle figure letterarie simbolo di questo periodo: Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo.